Con l’Esperienza Immaginativa ci inoltriamo in una foresta dove la luce non è solo luce e il buio non è solo buio e che anzi, le sue molteplici ombre non sono altro che una molteplicità che prima ignoravamo. La foresta diventa così non più quella massa indistinta, groviglio di sterpaglie e rovi che la nostra ragione aveva bandito dalla coscienza. Vagando tra i suoi alberi ci accorgeremo che la foresta non è solo luogo di passaggio, ma è una modalità di stare al mondo. A guardare sia a destra che a sinistra ci appare infinita: eppure, nonostante ciò, essa ci offre sempre una radura, uno squarcio di panorama, un confine sicuro su cui sostare.